Il sistema Catastale cambia con le nuove tecnologie

17 Ott 2014 News

Lo sviluppo delle tecnologie informatiche e satellitari hanno cambiato radicalmente l’approccio delle tecniche di acquisizione.

Trento | 17 Ottobre 2014

Trento, sala conferenze della fondazione Caritro: l’architetto Roberto Revolti, dirigente del Servizio Catasto della Provincia autonoma di Trento introduce l’incontro intitolato “Lo sviluppo tecnologico del sistema catastale”, accompagnato dal relatore Dino Buffoni, direttore dell’ufficio geodetico-cartografico della provincia.

Nel corso dell’incontro è stato ripercorso da un punto di vista storico lo sviluppo al sistema catastale e della cartografia territoriale a livello di mappe, a livello di strumentazione di rilevamenti e di strumenti di comunicazione fino a giungere alle più recenti tecnologie. «La conoscenza della terra avviene, fin dai tempi antichi, “sintetizzata” con la cartografia, che a sua volta richiede le attività di rilevamento e di rappresentazione – racconta Dino Buffoni, direttore dell’ufficio geodetico-cartografico della Provincia autonoma di Trento -. Oggi come allora la gestione del territorio non può prescindere da una sempre più accurata, precisa e aggiornata mappatura. La carta catastale risulta nei secoli, a partire dalla “rivoluzione geodetica” del XVIII secolo, un esempio di evoluzione delle conoscenze geotopocartografiche». In particolare lo sviluppo delle tecnologie informatiche e satellitari hanno cambiato radicalmente l’approccio delle tecniche di acquisizione, di elaborazione e di restituzione dei dati e delle informazioni cartografiche, «ma è il ruolo, non più solo di mappa fiscale, bensì di carta a uso gestionale di Enti e pubbliche

Amministrazioni e per usi civilistici dei Professionisti che pretende una “attualizzazione” costante».

Le nuove tecnologie trovano quindi spazio anche qui, incrementando l’efficienza e l’efficacia di chi opera in questo campo e restituendo al cittadino un prodotto sempre più alto e dei servizi sempre più di livello.

Anche in questa occasione ritornano i temi che hanno caratterizzato questa terza edizione del Festival delle Professioni 2014, innovazione, tecnologia e mezzi di comunicazione al servizio dei giovani professionisti che affrontano il nostro tempo con strumenti nuovi e all’avanguardia. Questo il filo rosso che lega i vari appuntamenti del festival, progettato dall’associazione Gi.Pro Giovani e Professioni il cui acronimo indica il Tavolo dei Giovani Professionisti della Provincia Autonoma di Trento, nasce nel 2008 a seguito della legge 5 «Sviluppo, coordinamento e promozione delle politiche giovanili, disciplina del servizio civile provinciale e modificazioni della legge provinciale» del 7 agosto 2006 e raggruppa 21 Ordini e Collegi. Compito del Gi.Pro, presieduto oggi dall’architetto Alessia Buratti, è quello di elaborare strategie volte a fornire risposte, a tutto campo, alla domanda di orientamento sociale e professionale espressa dalle giovani generazioni. Il Tavolo è costituito dai giovani rappresentanti degli iscritti agli albi e collegi professionali e riunisce i quasi cinquemila professionisti diffusi sul territorio provinciale. Data la grande varietà di tipologie professionali informalmente si suddivide in tre aree  d’azione: Area tecnica, Area giuridico- economica e Area Socio-sanitaria. Il Gi.Pro rappresenta il giovane professionista, portatore di saperi sedimentati nel tempo e aperti all’innovazione; giovane e prototipo del lavoratore del futuro che sarà sempre meno dipendente e sempre più lavoratore autonomo.

Il festival delle Professioni 2014 sarà più tecnologico che mai: il punto informativo di piazza Duomo a Trento sarà affiancato da un maxischermo dove poter assistere a tutte le conferenze in streaming; molti degli interventi saranno inoltre trasmessi live sul sito web del Sole 24Ore; i canali facebook internet e google saranno costantemente in fermento.

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www.youtube.com/user/FestivalProfessioni

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